FORZA E IPERTROFIA MUSCOLARE
METODI PER LO SVILUPPO DELLA FORZA
[ FORZA GENERALE ] [ FORZA MASSIMA ] [ FORZA RAPIDA ] [ FORZA RESISTENTE ] [ IPERTROFIA MUSCOLARE ] [ CARICO MASSIMALE E ESEMPI SCHEDE ALLENAMENTO ]
FORZA
RESISTENTE
Testo e disegni di Stelvio
Beraldo
METODI DI MIGLIORAMENTO
DELLA FORZA RESISTENTE
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ASPETTI GENERALI DELLA
FORZA RESISTENTE
La FORZA
RESISTENTE è la capacità del muscolo di durare per
un tempo relativamente lungo nello spostamento di carichi molto bassi e bassi.
Ricordare che:
- Le fibre muscolari maggiormente
impegnate sono quelle a "contrazione lenta" o
rosse.
- Utilizzare percentuali del massimo
sovraccarico comprese tra il 40 ed il 60% con
esecuzione fluente e controllata fino alla soglia di "esaurimento".
- Tenere presente che un aumento
iniziale della forza generale e della forza massima
permette di eseguire un maggior numero di ripetizioni con i carichi
intermedi corrispondenti al massimale di forza che si aveva in precedenza.
Questo creerà un vantaggio nella fase di specializzazione della forza
resistente.
- Quando si allena la forza
resistente utilizzare prioritariamente la fascia di carico
più vicina alle caratteristiche specifiche della disciplina che pratichi
(Tabella). |
Fasce di carico per
l'incremento
della forza resistente
Fasce di utilizzazione
(*) |
Percentuale del carico
riferita al massimale (*) |
Molto bassa
Bassa |
40 - 50%
50 - 60% |
(*)
Le definizioni riferite al massimale prendono come riferimento la
forza massima. |
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I METODI DI MIGLIORAMENTO DELLA
FORZA RESISTENTE
METODO DEI CARICHI
RIPETUTI (modificato)
Caratteristiche:
- è
il metodo elettivo per la forza resistente.
- Simile al metodo utilizzato per la forza
generale, si differenzia per la brevità del recupero
tra le serie. Questo permette una notevole produzione di acido lattico, fattore
che induce un adattamento alla resistenza lattacida.
PARAMETRI DI LAVORO
Percentuale del carico rispetto al massimale |
Numero di serie per ogni gruppo muscolare |
Numero di ripetizioni in ogni serie |
Ritmo
di esecuzione |
Tempo
di recupero tra le serie |
40-50 %
50-60% |
4-5
5-6 |
a esaurimento |
fluente e controllato |
incompleto (1,5-2
minuti) |

METODO ISOMETRICO
Caratteristiche:
- Estrinsecazione di forza contro una
resistenza fissa, ovvero un lavoro statico del
muscolo.
- L'incremento di forza avviene
soprattutto nella posizione angolare prescelta dei segmenti corporei.
Pertanto è opportuno che selezioni ed agisci, per ogni esercizio, su almeno
tre diverse posizioni angolari, una più chiusa, una intermedia e una più
aperta (Figura).
- Affatica rapidamente il sistema
nervoso centrale, inoltre, se utilizzato per
lungo tempo può perturbare la coordinazione motoria e la estensibilità
muscolare. |
Esempio di lavoro
isometrico su
tre differenti posizioni
angolari
(muscoli flessori
dell'avambraccio)
 |
- È consigliabile solo se usato per brevi
periodi come metodo ausiliario per lo sviluppo della
forza resistente specifica in posizioni articolari particolarmente "critiche" e
caratteristiche di alcuni gesti sportivi.
- In alcuni esercizi la percentuale di
carico (tensione) che si deve utilizzare può stabilita utilizzando il "castello"
(due tubi verticali paralleli distanti circa 1,50
cm., all'interno dei quali si muove il bilanciere – Figura).
Per ulteriori dettagli:
"Forza e trofismo
muscolare con il metodo isometrico"
Pregi e limiti dell'allenamento
isometrico
VANTAGGI
- Molto efficace per l'incremento della
forza.
- Non richiede una attrezzatura particolare.
- Permette di eseguire una vastissima gamma
di esercizi, anche localizzati.
- Consente il dosaggio del carico desiderato
in tutte le posizioni articolari dei segmenti corporei.
- Può essere utile per lo sviluppo della
forza nelle posizioni angolari dei segmenti corporei "critiche" e
caratteristiche di alcuni gesti sportivi (superamento delle "barriere" di
forza dovute all'adattamento ai vari metodi utilizzati). Questo
soprattutto per la forza massima.
- Con tensioni muscolari non elevate è utile
anche nella riabilitazione in quanto l'estrinsecazione della tensione
muscolare non comporta il movimento dell'articolazione e relativa azione
di "sfregamento" dei tendini. |
SVANTAGGI
- L'incremento di forza avviene soprattutto
nella posizione angolare prescelta dei segmenti corporei. Pertanto è
opportuno selezionare e agire, per ogni esercizio, su almeno tre diverse
posizioni angolari, una più chiusa, una intermedia e una più aperta.
Quindi, notevole dispendio di tempo.
- Non migliora la coordinazione
intermuscolare (coordinazione tra i muscoli sinergici) e può perturbare la
coordinazione motoria.
- Influisce negativamente sull'estensibilità
dei muscoli e sulla loro capacità di rilasciamento.
- Affatica rapidamente il sistema nervoso
centrale.
- Controindicato negli sport di rapidità,
velocità e forza veloce. In questi casi può essere utilizzato solo per un
breve ciclo tendente allo sviluppo della forza massima in particolari
posizioni angolari dei segmenti corporei.
- Il sistema cardiovascolare è sottoposto ad
uno stress notevole (blocco respiratorio). Pertanto è controindicato in
soggetti anziani, cardiopatici e giovani. |
PARAMETRI DI LAVORO
Percentuale della tensione rispetto a quella massima |
Numero di serie per ogni gruppo muscolare |
Numero di ripetizioni in ogni serie |
Ritmo
di esecuzione |
Tempo
di recupero tra le serie |
55-60%
40-50% |
4-5
3-5 |
1 di 15-20 sec.
1
di 25-40 sec. |
nullo, la tensione si
esprime contro una resistenza fissa |
incompleto (1,5-2
minuti) |
Metodo per stabilire la
percentuale del carico, rispetto al massimale, da utilizzare
(Esempio: Esercizio di
piegamento gambe).
I tubi del castello presentano diversi fori
a varie altezze ove, grazie a degli spinotti (a e b), è possibile poggiare
il bilanciere in corrispondenza dell'angolo isometrico di lavoro previsto
(b). Stabilito il massimo peso che si riesce a sollevare da quella
posizione è poi sufficiente caricare il bilanciere con la percentuale
prevista sugli spinotti immediatamente più bassi (a) ed eseguire le serie
programmate spingendo l'attrezzo, per il tempo previsto, contro gli
spinotti che ne bloccano la salita (b). |
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METODO DI BOSCO
Caratteristiche:
- Parte dal presupposto che i metodi
tradizionali non tengono conto del fatto che ogni
atleta ha una propria tipologia e quindi muscoli con una diversa percentuale di
fibre bianche e rosse.
- Utilizza un'apparecchiatura elettronica
idonea a porre l'accento sulla capacità di
estrinsecare lavoro, in termini quantitativi e qualitativi, riferita sempre alla
potenza massima del soggetto.
- Questo metodo non rinnega i metodi
tradizionali dell'allenamento, dei quali usa i
principi fondamentali che sono quelli del carico progressivo e delle variazioni
di stimolo. La novità del sistema sta nel perfezionare il numero delle
ripetizioni da realizzare
personalizzandone il volume con un sistema
automatico che viene suggerito dalle stesse condizioni fisiologiche in cui si
trovano i gruppi muscolari coinvolti nella contrazione.
In questo modo si favorisce la realizzazione di carichi
di lavoro che stimolano in modo specifico gli adattamenti fisiologici
desiderati.
- I carichi di lavoro consigliati si
collocano tra il 20-50% del carico massimale,
mentre la potenza di lavoro tra il 60-80% della Pmax realizzata con quel
determinato carico. Potenze superiori possono provocare l'insorgenza della
fatica precoce, mentre potenze inferiori stimolerebbero, in percentuale,
limitate fibre muscolari. |
PARAMETRI DI LAVORO
Percentuale del carico rispetto al massimale |
Numero di ripetizioni in ogni serie |
20-50% |
Fino a mantenimento del lavoro tra il 60-80% della potenza massima. |
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Metodo per stabilire la
percentuale del carico, rispetto al massimale, da utilizzare
(Esempio: Esercizio di piegamento gambe).
I tubi del castello presentano diversi fori a varie altezze
ove, grazie a degli spinotti (a e b), è possibile poggiare il bilanciere
in corrispondenza dell'angolo isometrico di lavoro previsto (b). Stabilito
il massimo peso che si riesce a sollevare da quella posizione è poi
sufficiente caricare il bilanciere con la percentuale prevista sugli
spinotti immediatamente più bassi (a) ed eseguire le serie programmate
spingendo l'attrezzo, per il tempo previsto, contro gli spinotti che ne
bloccano la salita (b). |
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Stelvio
Beraldo
Maestro di Sport
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