FORZA E IPERTROFIA MUSCOLARE
METODI PER LO SVILUPPO DELLA FORZA
[ FORZA GENERALE ] [ FORZA MASSIMA ] [ FORZA RAPIDA ] [ FORZA RESISTENTE ] [ IPERTROFIA MUSCOLARE ] [ CARICO MASSIMALE E ESEMPI SCHEDE ALLENAMENTO ]
FORZA GENERALE
(Costruzione Muscolare di Base)
Testo e disegni di Stelvio
Beraldo
METODI DI MIGLIORAMENTO
DELLA FORZA GENERALE
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IMPORTANZA DELLA FORZA
GENERALE
La FORZA
GENERALE si identifica con
l'ottimale efficienza e trofismo di tutti i gruppi muscolari. Quindi una costruzione
muscolare tendente a ottenere un equilibrio di forza muscolare e di armonia
estetica.
Va tenuto presente che:
- L'allenamento della forza generale può
essere utilizzato come fine a
se stesso oppure mirato all'incremento successivo dei vari aspetti della forza.
Infatti un primo passaggio attraverso un periodo
dedicato alla costruzione muscolare è sempre obbligatorio per chiunque intende
migliorare in seguito la forza massima, la forza veloce, la forza resistente e
l'ipertrofia muscolare.
- Grazie a questa fase di allenamento
(forza generale) si ottengono anche gli adattamenti biologici
(irrobustimento dell'apparato locomotore, specialmente
nelle sue componenti articolari e muscolo-tendinee) e coordinativi,
indispensabili per un lavoro più intenso e specifico.
- I carichi che si utilizzano non devono
essere elevati. Malgrado
questo la forza subirà già un notevole incremento.
- Gli esercizi che coinvolgono più masse
muscolari contemporaneamente
devono avere assoluta priorità (es.: piegamenti gambe, distensioni e
flessioni braccia, ecc.), dando meno valore agli esercizi tendenti a localizzare
l'impegno su ristrette regioni muscolari. Questi ultimi possono essere inseriti
se si necessita di interventi specifici atti a riequilibrare particolari deficit
di forza e trofismo.
- Nei giovani non bisogna avere fretta
nell'utilizzare precocemente mezzi e metodi per acquisire la forza.
Infatti, al contrario delle altre capacità motorie, anche in seguito la forza
risponderà facilmente e rapidamente agli stimoli dell'allenamento. Nello sport
agonistico la forza è solo un aspetto delle capacità necessarie per eseguire una
azione sportiva dinamica, azione che diventa efficace solo quando sussiste il
giusto equilibrio tra la forza muscolare e le altre capacità motorie, in
particolare la quantità e qualità del "bagaglio" coordinativo acquisito.
Specialmente per gli arti inferiori la forza e la coordinazione possono essere
migliorate efficacemente e simultaneamente con esercizi a carico naturale
eseguiti con elevato dinamismo (Miglioramento
della forza rapida e della velocità degli arti inferiori con gli esercizi a
carico naturale). Piccoli manubri possono risultare utili ove sia
necessario correggere evidenti squilibri di forza dei muscoli del tronco e delle
braccia.
I METODI DI MIGLIORAMENTO DELLA
FORZA GENERALE
METODO DEI
CARICHI RIPETUTI (con carichi bassi e medi)
I parametri sono una rielaborazione di quanto proposto da
V.M. Zaciorskij negli anni 70' con la definizione di "Metodo degli Sforzi
Ripetuti".
Caratteristiche:
- È il metodo elettivo per la forza
generale.
- È indirizzato a tutti,
indipendente dall'età e dal sesso. Può essere
utilizzato con successo anche da un atleta evoluto che
riprende gli allenamenti dopo lunga interruzione.
- Prevede l'utilizzo di
carichi bassi e medi tra il 65-80% del massimale,
ovvero che permettano l'esecuzione di ogni serie con un numero compreso
tra le 14-6 ripetizioni a "esaurimento",
intendendo con quest'ultimo termine l'esecuzione fino all'ultima ripetizione
possibile eseguita però correttamente.
- Iniziare con una prima fase, della durata
di 3-4 settimane ove è opportuno utilizzare
percentuali di carico più basse comprese tra il 60-70% del massimale, ovvero tra
le 16-10 ripetizioni per serie.
-
Scegliere la gamma degli
esercizi tra quelli che coinvolgono di più
masse muscolari contemporaneamente (es.: piegamenti
gambe, distensioni braccia, ecc.).
Parametri di lavoro
Percentuale del carico
rispetto al massimale |
Numero di serie per ogni
gruppo muscolare |
Numero di ripetizioni in
ogni serie |
Ritmo di esecuzione |
Tempo di recupero tra le
serie |
65-80% |
6-8 |
a
esaurimento |
fluente e controllato |
completo (almeno 2,5-3 minuti) |

METODO
PIRAMIDALE (piramide larga)
Caratteristiche:
- È indirizzato a tutti,
indipendente dall'età e dal sesso. Può essere utilizzato con successo
anche da un atleta evoluto che riprende gli allenamenti dopo lunga
interruzione.
- Si differenzia dal precedente
metodo solo per l'esecuzione delle serie che
hanno un andamento costante prima
con carico crescente (andata), poi
decrescente (ritorno).
- La progressione del carico
tra una serie e la successiva è di
circa il 5%
del peso utilizzato.
- Tutti gli altri parametri sono
simili al precedente metodo dei carichi ripetuti.
- Risulta meno efficace del metodo
dei carichi massimali in quanto, nel
piramidale tradizionale, vengono proposte pochissime serie efficaci
proprio sulle percentuali di carico più stimolanti. Si può ovviare a
questo eseguendo con il carico ritenuto ottimale anche più di una sola
serie di passaggio (vedi il secondo esempio della figura). |
Esempio di due
"Piramidi" organizzate con
differenti modalità
di impegno neuromuscolare
 |
METODO
ISOMETRICO
Caratteristiche:
-
Estrinsecazione di forza
contro una resistenza fissa, ovvero un lavoro
statico del muscolo.
- L'incremento di forza avviene soprattutto nella posizione
angolare prescelta dei segmenti corporei.
Pertanto è opportuno selezionare ed agire, per ogni esercizio, su almeno
tre diverse posizioni angolari, una più chiusa, una intermedia e una più
aperta (Figura).
- Affatica rapidamente il sistema
nervoso centrale, inoltre, se utilizzato per
lungo tempo può perturbare la coordinazione motoria e la estensibilità
muscolare. |
Esempio di lavoro
isometrico su tre
differenti posizioni
angolari
(muscoli flessori
dell'avambraccio)
 |
- È consigliabile solo se usato per
brevi periodi come metodo
ausiliario per lo sviluppo
della forza in posizioni articolari particolarmente "critiche" e
caratteristiche di alcuni gesti sportivi (soprattutto con tensioni elevate
utili allo sviluppo della forza massima).
- La percentuale di carico che si desidera utilizzare può essere
stabilirla utilizzando il "castello" (due tubi
verticali paralleli distanti circa 1,50 cm., all'interno dei quali si
muove il bilanciere – Figura). |
Pregi e limiti dell'Allenamento
Isometrico
VANTAGGI
- Molto
efficace per l'incremento della forza.
- Non
richiede una attrezzatura particolare.
-
Permette di eseguire una vastissima gamma di esercizi, anche localizzati.
-
Consente il dosaggio del carico desiderato in tutte le posizioni
articolari dei segmenti corporei.
- Può
essere utile per lo sviluppo della forza nelle posizioni angolari dei
segmenti corporei "critiche" e caratteristiche di alcuni gesti sportivi
(superamento delle "barriere" di forza dovute all'adattamento ai vari
metodi utilizzati). Questo soprattutto per la forza massima.
- Usato
anche nella riabilitazione in quanto l'estrinsecazione della tensione
muscolare non comporta il movimento dell'articolazione e relativa azione
di "sfregamento" dei tendini. |
SVANTAGGI
-
L'incremento di forza avviene soprattutto nella posizione angolare
prescelta dei segmenti corporei. Pertanto è opportuno selezionare e agire,
per ogni esercizio, su almeno tre diverse posizioni angolari, una più
chiusa, una intermedia e una più aperta (Figura). Quindi, notevole
dispendio di tempo.
- Non
migliora la coordinazione intermuscolare (coordinazione tra i muscoli
sinergici) e può perturbare la coordinazione motoria.
-
Influisce negativamente sulla estensibilità dei muscoli e sulla loro
capacità di rilasciamento.
-
Affatica rapidamente il sistema nervoso centrale.
-
Controindicato negli sport di rapidità, velocità e forza veloce. In questi
casi può essere utilizzato solo per un breve ciclo tendente allo sviluppo
della forza massima in particolari posizioni angolari dei segmenti
corporei.
- Il
sistema cardiovascolare è sottoposto ad uno stress notevole (blocco
respiratorio). Pertanto è controindicato in soggetti anziani, cardiopatici
e giovani. |
Parametri di lavoro
Percentuale della tensione rispetto a quella massima |
Numero di serie per ogni gruppo muscolare |
Numero di ripetizioni in ogni serie |
Ritmo
di esecuzione |
Tempo
di recupero tra le serie |
65-80% |
4-6 |
1 ripetizione della
durata di 8-12 secondi |
nullo, la tensione si
esprime contro una resistenza fissa |
completo (almeno
2,5-3 minuti) |
Metodo per
stabilire la percentuale del carico, rispetto al massimale, da utilizzare
(Esempio: Esercizio di piegamento gambe).
I tubi del castello presentano diversi fori
a varie altezze ove, grazie a degli spinotti (a e b), è possibile poggiare
il bilanciere in corrispondenza dell'angolo isometrico di lavoro previsto
(b). Stabilito il massimo peso che si riesce a sollevare da quella
posizione è poi sufficiente caricare il bilanciere con la percentuale
prevista sugli spinotti immediatamente più bassi (a) ed eseguire le serie
programmate spingendo l'attrezzo, per il tempo previsto, contro gli
spinotti che ne bloccano la salita (b). |
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Stelvio
Beraldo
Maestro di Sport
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